Excess Venice Boutique Hotel. Eccesso di… bellezza.

Continua il nostro progetto di vivere Venezia sempre di più da local, come raccontato qui in diversi articoli recenti. Ma questa volta io e Donatella abbiamo fatto un colpo di vita e ci siamo concessi una notte in un hotel cinque stelle. S’intende: è stato un test di lusso ‘possibile’, quello che solo certi piccoli hotel condotti direttamente dalla proprietà possono garantire. Non una roba da ricconi, però… E che credevate?  Difatti l’albergo prescelto non fa parte dei grandi nomi delle catene internazionali – ma prima o poi proveremo anche quelli, per vedere l’effetto che fa –  bensì un boutique hotel che fa dell’autenticità uno dei suoi plus distintivi.

Così, eccoci all’Excess Venice Boutique Hotel & Private Spa.

Vi si arriva dopo una camminata di 10 minuti da piazzale Roma o dalla Stazione. L’impatto è discreto, da un portale che si apre in un palazzotto con il fronte abbellito da drappi e fiori ai davanzali, magistralmente affacciato sul canale e sulla Chiesa di San Sebastiano (famosa per il prezioso ciclo di Paolo Veronese all’interno). Ma poi, una volta dentro… Già il nome fa pensare: un po’ pomposo, vero? Excess…? Why? Connotazione negativa? Certo che no. C’è una spiegazione. “Eccesso per noi significa portare all’estremo le cose che amiamo. L’eccesso di bellezza, l’attenzione per i dettagli, la cura per il benessere dei nostri ospiti, per la sensualità della loro esperienza veneziana: il nostro modo informale di offrire il ​​nuovo lusso contemporaneo”, recita ‘ufficialmente’ la spiegazione nel sito internet. In effetti, una volta accolti, con il sorriso, come in famiglia, informalmente ma non troppo, si entra subito in un’altra dimensione di ospitalità. La vera protagonista, scoprirete –  anche se non fosse presente in quel momento – è la titolare, o meglio, la ‘locandiera’, come ama lei stessa definirsi. Elisabetta Dotto: “Sorriso ed empatia. Porte aperte, sempre! Tutti parte di un racconto comune”: sono i tre segreti della sua arte del ricevere, come scrive in un recente libro sulla sua visione di hotellerie (lei è titolare anche dell’Ambra Cortina Fashion & Luxury Boutique Hotel, a Cortina d’Ampezzo, che in quanto a limpida espressione della bellezza italiana è legata con un filo diretto a Venezia). Con un pizzico di eccentricità, aggiungerei.

E grazie al nostro breve ma intenso soggiorno, si sono evidenziati a nostro parere i tre veri punti di forza dell’albergo (a parte certi lussi speciali necessari per la categoria 5 stelle, di cui non abbiamo usufruito, a livello di concierge): stile, giardino, e ubicazione (nel sestiere genuinamente veneziano e residenziale di Dorsoduro, vivo e vibrante, vicino alle Zattere – fermata del vaporetto San Basilio).

La contenuta dimensione del palazzo, 16 camere, assicura quello stile personalizzato di accoglienza, propria di una da dimora alto borghese, quale essa è (del XVI secolo). “Un’offerta flessibile, personalizzata, che se da un lato mette in evidenza le scelte imprenditoriali e creative di Elisabetta Dotto, dall’altro si plasma su una clientela esigente, internazionale, sofisticata. Bellezza ed eleganza, Il prodotto, la giusta atmosfera, Il pricing, Il concept e la comunicazione. E le regole successive, utili a risolvere problemi, ma soprattutto a suggerire domande e a proporre soluzioni alternative, a non fermarsi mai e pensare che sia tutto perfetto, perchè la perfezione, se esiste, sta appunto nel cambiamento e nell’affrontarlo con naturalità”, mi puntualizza Giulia Rossi, giornalista addetta stampa (vedi su questo sito anche il link al suo boop.it), che ha contribuito a raccontare la filosofia di accoglienza dell’amica ‘locandiera’ fin dall’apertura del 2019.

Il colorato secret garden interno di 500 mq mantiene i caratteri tipicamente veneziani e appare, davvero, come un’oasi di natura e quiete, quasi una lounge esterna. Arricchito di piante, gazebo, tavoli e sedie in ferro verniciato a colori brillanti, offre una sosta all’ombra del lungo colonnato dell’antica pompeiana, una pergola di glicini bianchi e viola, tra antiche sculture, colorate fioriture stagionali e il profumo di agrumi ed erbe aromatiche. Da vivere anche in autunno o nelle giornate miti di inverno, è unico nel suo genere a Venezia, con una spinta connotazione geometrica, protetto da alte mura perimetrali e dal ben caratterizzato asse prospettico, che si diparte fin dall’ingresso dell’albergo e termina in fondo, contro una fontana.

E a proposito di colori: Elisabetta Dotto si vede che li ama. Ben 69 pantoni diversi sono stati utilizzati per arredi e allestimenti interni. Temi, sfumature (e profumi) sono diversi per ogni piano – Sparkling Garden, Noble Luxury, Roof Brilliant. Un tratto distintivo di stanze (più grandi della media di Venezia) e spazi comuni è rappresentato poi dalle trame dei tessuti Rubelli, storica casa veneziana, centrali della realizzazione del concept di Excess Venice. Le testate dei letti sono personalizzate con forme artistiche che riprendono l’architettura dei più importanti monumenti veneziani. Alcune delle camere sono vere e proprie suite, dotate recentemente di spa private, con vasche Airpool Hafro nelle terrazze (Gentlemen Suite e Superior Relax), poi ci sono docce con cromoterapia, saune finlandesi e bagno turco (da prenotare).

E poi il gusto: servita nella saletta interna, dall’atmosfera intima, arredata con sedute di velluto verde chiaro, o nel giardino, la colazione è deliziosa, non ridondante (in alcuni hotel c’è più apparenza che sostanza, con spreco di cibo). Noi, da buoni italiani, pur avendo provato una valida proposta salata su ordinazione, abbiamo apprezzato particolarmente anche il dolce, con torta sacher e un sontuoso vassoio di freschissimi bomboloni di pasticceria.

Non secondario è il Cocktail Food & Garden dedicato al bere d’eccellenza e al food pairing creativo .Insieme al mixologist Mattia Pastori e alla brand designer Ilaria Legato, è stata ideata una variegata declinazione di sapori, profumi e suggestioni dal territorio e dal mondo. Per ogni tema riferito ai piani dell’albergo, c’è un signature cocktail che si ispira alle diverse anime e stili: come l’Excess Spritz per lo Sparkling Garden (una rivisitazione fresca dello spritz con un tocco di sciroppo di fiori di lavanda), il Punch Veneziano per il Noble Luxury e il Martini della Locandiera per il Brilliant Roof.

Conclude Elisabetta Dotto, al momento dei saluti: “Credo che un luogo dedicato ai piaceri del palato e all’accoglienza debba esprimere il potere dello scambio, delle relazioni e delle conoscenze che sono alla base della cultura veneziana”. “Un cliente – prosegue – va compreso, anticipato e poi sorpreso perché, a differenza di ogni altro settore, l’unica ricchezza che porterà via con sé sarà il ricordo”. E un buon ricordo sigilla un’esperienza unica, fatta di un’atmosfera avvolgente e memorabile grazie ai dettagli Excess con i quali siamo stati davvero coccolati… Una nostra esperienza personale suffragata dalle ripetute recensioni a 5 stelle ricevute da ospiti di ogni nazionalità sulle varie piattaforme.

https://www.excessvenice.it/

I prezzi per una notte con colazione partono da una base di 220 euro a stanza

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