Bimbi rossoblù crescono: preziosa razza da tutelare

Si sta bene a sinistra (della classifica). Molto bene. Quasi quasi ho le vertigini. Peccato, però: colpevolmente non ero allo Stadio per Bologna-Sampdoria 3 a 2. Colpevolmente perché erano solo in 18.000 in una mite giornata di sole la domenica alle 15 (questo è un problema: ne parlerò in futuro di come la vedo io) e se tutti fanno come me, che si lasciano prendere da altri impegni di lavoro o di famiglia o pigrizie-raspisie varie, allora non va. Ebbene,  ho seguito la partita un po’ su facebook, mentre ero in vigna a potare (sì, perché io dovevo assolutamente andare avanti con la potatura, anche se era domenica). Da Zola Predosa allo stadio sono solo 7-8 km in linea d’aria, m’illudevo di sentire qualche boato per capire come andava… No, troppo lontano, pur essendo la mia azienda in cima a una collina da cui si vedono i riflettori dello stadio… Invece, dopo aver appreso dei primi 2 gol e sentendomi già sollevato,  controllo come al solito il telefonino alle 16.30 circa per cercare aggiornamenti – mi aspettavo il terzo bollo –  e ovviamente invece arrivano brutte sorprese in diretta*… gol di Muriel. Grrr. Guardo dopo 15 minuti: pareggio. Nooo. Beh, poi, subito nei commenti facebook sul pareggio, ne vedo uno laconico, telegrafico, assai promettente, anche perchè off topic: ‘rigore per il Bologna’. E poi sapete come è andata. Trionfo.

Non ero allo stadio, però ho rivissuto tutto dai video sia ufficiali che non, pubblicati sulla pagina del Bologna (bellina questa abitudine). Uno in particolare mi ha quasi commosso. Notare che io non sono particolarmente sentimentale né amo particolarmente i bambini.

Ma qui, in questo video preso dai distinti (di Giovanni Montali, che ringrazio), al momento del rigore decisivo calciato da Mattia, mi ha quasi commosso la felicità innocente dei bambini. Una felicità spontanea, libera e liberatoria. Una gioia che loro hanno portato a casa e se la terranno per settimane, e non la dimenticheranno. Una gioia che noi adulti non possiamo capire, perché poi prendono sopravvento le cose della vita quotidiana un minuto dopo la partita.

Ebbene, guardatelo.. Si notano diversi bambini bardati di rossoblu. A un certo punto, durante l’attesa, si sente la vocina di un bimbo che quasi implora a Destro di non sbagliarlo, sto rigore ‘Dai Destro, per favore…’… E poi la suspense di quell’attimo dopo il fischio, e infine l’esplosione: sentite che urla! Questi bambini rossoblu vanno cresciuti e allevati con cura e con amore, sono rari e preziosi!

Per me questo video è un piccolo simbolo che vorrò ricordare e riproporre. Sarebbe bellissimo che i bambini di Bologna potessero vivere tante di queste gioie nel prossimo futuro, perché le esultanze da piccoli sono impagabili. (Io stesso me ne ricordo diverse negli anni ’70, tipo un gol al volo di Savoldi in un Bologna-Fiorentina 1-0, nella notte dei tempi…. Vi racconterò un po’ di storia di tifo rossoblu prossimamente).

La seconda cosa che mi è colpito di questo Bologna-Sampdoria, infine, è stato lo striscione della curva. Finalmente uno striscione non becero, non banale, ma veramente intelligente. (nella foto in alto in evidenza).

Bimbi rossoblu e valori della città, questo mi piace ricordare di una domenica della svolta, quella che ci fa sognare un po’. Prima ero leggermente scettico sulla squadra, ora penso che questa euforia sia salutare, perché potrebbe rivelarsi a un’onda di entusiasmo, per portarci veramente a un decimo posto definitivo e magari qual cosina di più. Spero di non sbagliarmi.

*Non è poi vero, perché la domenica precedente il gol di Giak contro il Sassuolo l’ho sentito in diretta durante il collegamento RAI…

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