VENEZIA: la trasferta più bella (della nuova serie A) part II

(… continua da puntata precedente – part I). Venezia, è un’ovvietà, va conosciuta vivendoci un po’, ed esplorando le isole e i sestieri che sono ‘città’ vera, ancora in parte abitata. A questo ci siamo dedicati prevalentemente nell’ultima uscita di maggio 2021.

Le isole meno note

Giudecca

Bello girovagare e osservare Venezia da lontano, da un’altra angolazione: dall’isola più meridionale fra quelle cittadine, la più tranquilla. La Giudecca. Vero, ci sono alcuni hotel di lusso iconici (Belmond-Cipriani, Molino Stucky, che spicca con la mole neogotica-industriale) e pare che vi siano case di vip, ma se non le conosci non ti accorgi. Conserva una dimensione residenziale, tranquilla, anche popolare, e ‘nautica’, mentre la vicina Sacca Fisola è più anonima, edificata dopo una bonifica più recente.

Lido

Se il tempo è bello, Venezia è anche vita da spiaggia. Perché no. Al di là dei clamori del Festival del Cinema, il Lido è stata una sorpresa. Il corso principale, Granviale Santa Maria Elisabetta, che dall’imbarcadero porta verso la spiaggia è vivace, pulito, costellato di villette, bar, negozi. Tutto ben tenuto. Altri scorci carini sono nei canali e nelle vie laterali. Per il mare, gli stabilimenti balneari pubblici gestiti da Venezia Spiagge spa in fondo al corso su Lungomare D’Annunzio, nei giorni feriali, non sono male. Architetture e atmosfere particolari, un po’ razionaliste, un po’ anni 60 del novecento (ho letto su stampa locale di prossimi restauri e valorizzazioni), fra cabine, terrazze, torri belvedere, spiaggiona ampia e ombrelloni larghi. Qui non ci sono solo le classiche capanne affittate dai veneziani, ma normali ombrelloni con lettini. Quando siamo stati noi il mare (giugno 2020 e maggio 2021) era limpido come non mai. Qui abbiamo poi scoperto che in una specie di bar ristorante annesso allo stabilimento, apparentemente un po’ dimesso, si mangiava molto bene. Ci sono due esercizi, uno è più orientato a bar e uno, quello più a sud, con le sedie in vimini e le tela blu, è più ristorante. Entrambi si chiamano Blue Moon. La nuova gestione del ristorante, appena insediata, era di una cuoca di Pellestrina, Angela. Dovevamo fare solo uno spuntino… Poi si era messo a piovigginare, sicchè non valeva la pena tornare ai lettini. E allora abbiamo abbondato nell’ordine. Ebbene, gli spaghetti alle vongole li abbiamo trovati memorabili. Fritto, grigliata, tutto slurp! Purtroppo nel 2021 era ancora chiuso e al momento devo ancora verificare se la gestione è la stessa (sorry…).

Pellestrina

L’autobus 11 dell’ACTV sale al volo su un traghettino, la barca parte subito. Tu stai dentro l’autobus che scivola sull’acqua. La barca attracca, apre la piattaforma e il bus scatta via dalle rampe e torna in strada. Una piccola ma curiosa esperienza abbastanza unica… fa parte della ‘avventura’ di avvicinamento a Pellestrina provenendo dal Lido di Venezia. Una lunga lingua di sabbia, larga appena poche decine di metri in qualche punto, che delimita la grande laguna fin quasi verso Chioggia. Un’atmosfera isolana, da Finis terrae, molto particolare. Non si arriva mai e sembra non finire mai. L’acqua è di qua e di là. Ma quella piatta della laguna si vede, con lo sfondo dei Colli Euganei. Quella del mare no, perché è nascosto dagli storici Murazzi settecenteschi che difendono da mareggiate e maree. Tante file di casette colorate, modeste, con praticelli e orti. Non affacciate sul mare, ma sulla laguna, verso il tramonto a ovest. A Pellestrina si muove una lenta ma fervida vita marinara, che si accentra a Pellestrina paese e frazioni, dove appunto ci si ferma in trattorie tradizionali depositarie della tradizione gastronomica marinara. Noi abbiamo provato Al Pescatore. Dopo, sugli scogli bianchi messi trasversalmente ai murazzi come frangiflutti per ripascere la spiaggia soggetta ad erosione, abbiamo anche preso il sole ma era troppo freddo ancora per fare il bagno (acqua molto pulita ma spiaggia ancora con detriti invernali). Ci torneremo, magari in bici, per arrivare fino a Chioggia…

 

 

 

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