Una presa per i fondelli: Bologna-Toro 0-1
No dai, questa è una presa per il c… Ritorno baldanzoso dopo un periodo di assenza sulle gradinate infuocate (dal sole) del Dall’Ara, per assistere a una sconfitta all’ultimo minuto con rigore dubbio e un arbitraggio irritante (nonostante il grado di difficoltà della gara prossimo allo zero): e ‘godermi’ un Bologna tipo quello del finale di campionato di B dell’anno scorso, che nell’occasione è sembrato far di tutto per NON vincerla, con una infinita tiritela di passaggini laterali o telefonati per i difensori, e un atteggiamento quasi indisponente, per arrivare, verso fine gara, a quella che sembrava null’altro che una classica combine di fine campionato per il pari. Orribile. Forse è la giusta punizione: punizione per essersi seduti, per essersi dimostrati dei veri polli, per non aver messo un po’ più di birra agonistica contro una compagine mediocre come quella del Toro. Loro solo fisicità, chiusure esasperate, falli e falletti, melina e poco altro. Decisamente hanno vinto per caso. Proprio perché quel Bellotti il rigore non poteva fare a meno di segnarlo. Noi del Bologna… mamma mia, si salvano solo Mirante, Constant in parte, Giaccherini e Zuniga per l’impegno. Mi astengo da una più approfondita lettura tecnica, se non per dire che una volta di più mi sono convinto dell’importanza decisiva di Destro anche quando in apparenza non è in palla: tutto un altro peso della squadra. Sono convinto che con Destro avremmo avuto almeno 6 punti in più (a proposito, nessuno ricorda né ha mai segnalato la gravità del pestone che causò l’infortunio di Mattia al piede).
Mah, che dire? Saranno gli dei del calcio, la Lega, Sky, gli arbitri chi volete voi, che ce la vogliono far pagare. Ci vogliono far pagare quei due/tre mesi arrembanti e gioiosi, quei sogni di Europa e di parte sinistra della classifica – Diawara cercato dai top team, Donadoni al Milan si o no, Giaccherini in Nazionale…” No no no, voi del Bologna da millenni siete il nulla nel calcio, siete un Ascoli o una Salernitana qualsiasi, fatti per soffrire e vedere partite vomitose in casa, e dovrete rassegnarvi ad andare avanti così per altri mille anni, ma che vi credete” sembrano dirci le alte sfere del calcio o chissà chi per loro. Ce lo vogliono tutti far pagare, anche solo il fatto di aver osato sperare in un finale di campionato divertente e sereno. No: mediocrità, dissipazione di un patrimonio di entusiasmo, dubbi amari sul futuro, scricchiolii nell’idillio societario. Pensavamo di avere risolto tutti i problemi per i prossimi 20 anni? No no no, è tutta da vedere. Fantasmi che ritornano.
Mi viene allora da accontentarmi e pensare che finire a 39-40 punti (perché questo faremo) sarà già un successo. D’altra parte, l’avremmo firmato a inizio campionato, no? E penso che magari quei punti tipo a Genova, o a Udine o a Roma nell’ultima li abbiamo rubati pure noi – non è facile essere obiettivi se sei un tifoso.
E che fare allora? Si finisce senza danni questo ennesimo campionatino, si volta pagina, si riparte da zero l’anno prossimo, si continua il ‘progetto’ saputiano, Donadoni o no, Diawara o no. Come si è visto, nessuno è insostituibile.
Si, perché solo a Bologna e solo chi tifa Bologna può sopportare una partita come quella di oggi. Totalmente assurda. Invereconda.
Non so se si è capito: sono incavolato nero.
(foto courtesy vocidisport.it, Bologna fc pagina ufficiale facebook)