Romantica vita da vignaiolo ‘parte 1’: registri telematici
Come sciacalli sulla preda (il povero vignaiolo ucciso dalla burocrazia), ecco una caterva di email da software house a loro dire capaci di rendere una passeggiata la prossima (? Veramente dal 1 gennaio?) telematizzazione dei registri, grande motivo di ansia perché in Italia l’informatizzazione è un incasinamento e non una semplificazione, e anche per errorini involontari o intoppi tecnici la sanzione è probabile se non certa. Sono tutte fiorite adesso queste ditte che vendono programmi informatici gestionali e di carico e scarico? Ma prima dov’erano, quando ne avevo bisogno, avevo il tempo di analizzare la situazione, NON ORA… ? Prima arrivavano proposte di programmi sì, ma costosissimi e tarati per le grandi cantine… Ma dove vivono, pensano che siamo tutti Antinori o Giordano? E guarda caso, in questi giorni sarebbe uscita una sorta di circolare del Ministero dell’Agricoltura che smentisce le voci di proroga del provvedimento. E con cattivo gusto – secondo me – alcune ditte hanno mandato la copia di questo minaccioso chiarimento (non ho avuto né tempo né voglia di controllare che non fosse un fake) alle aziende per rendere più convincente il messaggio ‘promozionale’. Tiè! Piuttosto facciamo da soli. Intanto ci siamo accreditati al SIAN per testare il sistema. Vi farò sapere come andrà… Al proposito, mi insospettisce il silenzio assordante delle organizzazioni professionali in materia di registri. A pensare male si potrebbe parlare di connivenza perché così c’è un ‘servizio’ in più da offrire agli associati, ma ovviamente non ci credo. Curiosamente, è arrivata proprio oggi un’offerta della CIA Emilia Romagna (ma non dalla mia associazione) per la tenuta registri, con tanto di tariffe per le operazioni preliminari di accreditamento e test…
Contemporaneamente poi, proprio in questi giorni di fine novembre, è stato approvato il Testo Unico del Vino, che a detta di trionfali comunicati della Coldiretti e della propaganda varia, allevierebbe il travaglio burocratico delle cantine.. . unificando i controlli, semplificando procedure eccetera. Mah. Lo spero. L’intenzione è buona. Ma sono molto scettico. Di solito questi provvedimenti hanno un effetto pratico opposto. Vedremo. Ci siamo appena iscritti alla FIVI, federazione italiana vignaioli indipendenti… che sulla razionalizzazione delle incombenze burocratiche per le piccole cantine sta lottando. Santa FIVI, aiutaci tu.