Superpista nel vallone selvaggio

Trovatemi una sciata continua di 1600 metri di dislivello in Italia (ma anche nel resto nel mondo…). Farete fatica. Sulle Dolomiti, solo in Marmolada e a Cortina. Beh, una pista così, che va da 3000 a 1400 metri, c’è anche in Trentino. L’ho sperimentata per la prima volta in una giornata di forte vento che formava una magica coltre di 10 cm farinosi (era come volare…),: è a Peio, famosa forse più per la sua sorgente minerale Pejo (con la j, questa volta), che per lo sci. La valle è una laterale della trentina Val di Sole, una valle cieca che termina contro altri baluardi, ma una valle pregna di storia (delizioso l’abbarbicato Peio paese).  Non a caso Peio ha una tradizione antica per lo sci, e certe sue cose d’antan (tipo vecchie case per vacanza, forse un po’ tristi ma fascinose, o ancora i suggestivi masi abbarbicati al versante, lo stabilimento di acqua minerale del 1952) non fanno che rendere più intrigante questa piccola stazione, con 7 impianti e 20 km di piste. Siamo in un ambiente un po’ diverso dall’immaginario del Trentino. Qui svettano le cime più alte della provincia di Trento, le grandi montagne del Parco Nazionale dello Stelvio, con i 3654 del Monte Vioz, con pareti di roccia di porfido e bianchi canaloni possenti. Il fiore all’occhiello della Skiarea Peio 3000, recentemente sottoposta a un notevole restyling,  è proprio un ampio vallone naturale, nel quale corre una pista fra cime che superano i 3500 metri. Mi ha ricordato le piste naturali più famose dell’Arlberg, per esempio, oppure qualcosa della Val d’Aosta. E’ la val della Mite. Merita il viaggio e diverse ripetute.

Ci si arriva con la lunga cabinovia da Peio Fonti e con successiva Funifor Pejo 3000. La pista Val della Mite, solitamente piena di neve naturale, è lunga 4 km. Lo scenario è grandioso. Lo sguardo spazia verso sud est su tutta la Val di Peio, sul Gruppo di Brenta e perfino sulle lontane Dolomiti orientali. Si parte da 3000 m di quota e si arriva ai 2000 m di Tarlenta. Ma volendo si può continuare per divertente pista blu che torna a valle: ed ecco i 1600 metri di grande sci. Tra l’altro a gennaio è stata inaugurata la nuova seggiovia quadriposto “Saroden”, con due piste rosse fino ai 2500 m lungo la dorsale “Filon dei Omeni”.

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