Esperienza ‘live’ a un top game della Bundesliga
Che l’atmosfera in Bundesliga fosse di per sé uno spettacolo nello spettacolo, lo sapevo già. Basta d’altronde cercare su you tube video di tifoserie tedesche, per rendersene conto. Spettacolari. E allora, mi trovavo in Germania per la fiera Prowein a Düsseldorf e, approfittando del sabato libero, ho cercato cosa c’era in calendario lì vicino: Fc 1 Koeln vs Hertha Berlino, a Colonia, RheinEnergieStadion … Caspita!
Che partita. Quasi una classica. Quest’anno poi le due squadre sono in lotta per l’Europa League e in ascesa nella gerarchia del campionato tedesco, dopo diversi anni incolori o a rischio retrocessione (l’Hertha è stata anche diverso tempo giù). (Un po’ come il Bologna).
E alllora vai: proviamo da vicino l’esperienza di una partita in uno stadio tedesco. Senza troppe formalità, il gentilissimo staff del club come giornalista mi dà accesso alla sala stampa e alla zona mista, e mi fa sedere al centro della tribuna stampa. Davvero dei gran signori.
Bene. Confermo tutto. Dal vivo è davvero impressionante. Anche perché a Colonia il tifo è particolarmente caldo e c’è una forte identificazione della città con la squadra (i rivali più grandi sono quelli del Borussia Moenchengladbach).
L’avvicinamento allo stadio, nella periferia ovest della città del famoso Duomo, l’ho voluto fare rigorosamente con mezzi pubblici. Treno da Düsseldorf, in 20 minuti, poi 2 fermate di metropolitana, cambio nella piazza Neumarkt dove attendono vari tram speciali della linea E diretti allo Stadio. Atmosfera tranquilla, rilassata, tanti con la sciarpa biancorossa, ma non mancano famiglie e tifosi sparsi con vessilli biancoblu dell’Hertha. Nessuno li considera. Polizia? Si, tanta. Sparsa a vari incroci. Presenza discreta. Ma anche qui in Germania i gruppi ospiti organizzati più duri vengono scortati a parte fino alla tribuna d’angolo nord est, e li vedrò solo una volta dentro. Qualche fermata prima dello Stadio molti scendono. Perché? Una serie di birrerie e pub affollatissimi svela il mistero… Una birra o uno spuntino prima della partita ci sta. Per il resto di birra allo stadio e nelle immediate vicinanze ne circola si … ma pensavo molta di più. Tanti baracchini street food nel pratone che annuncia la trionfale entrata allo Stadio. Non che sia un granché bello di fuori. Meglio dentro. Essenziale, squadrato, coperto, ma piuttosto spartano nel complesso. Rifatto completamente nel 2004 su uno stadio storico. A parte le zone business e il museo del Koeln non c’è poi tanto d’altro per l’intrattenimento dei tifosi. Gradinate a ridosso del campo, con due anelli, per un totale di 50.000 posti, quasi sempre pieni, tutti con poltroncine con schienale (ma se c’è vento le prime file qualcosa beccano), e nelle zone centrali tutti imbottiti. Il prepartita vede il solito menu di majorette, musica sparata, piccolo show … L’atmosfera si scalda solo all’annuncio delle formazioni, come ciascun nome viene salutato da un boato. Spettacolari sciarpate coinvolgono l’intero Stadio quando viene suonato l’inno ufficiale. E quando la Wilde Horde – traduzione quasi superflua, comunque: Orda Selvaggia – parte con un coro, tutta la tribuna sud la segue, propagando in breve il canto all’intero catino biancorosso del Rheinenergie Stadion. Coro possente, compatto, ritmico, scandito da tamburi. Tutti saltano, ondeggiano e gridano all’unisono. Sapevo che l’atmosfera degli stadi tedeschi era ben diversa da quella che si respira nei nostri fatiscenti impianti, con gli spalti mezzi vuoti e il sound del tifo che si perde nel nulla… ma ora ne sono testimone. Bandieroni e striscioni che fino a pochi anni fa qui in Germania non usavano tanto, sono un po’ ispirati alla cultura ultras italiana. C’è perfino quello dei Mods… Anche alcuni cori sono sulle stesse note di quelli italiani. I 2000 dell’Hertha Berlino, belli compatti, non sfigurano. Parte un bel coro saltato. Tutto il mondo è paese: la Wilde Horde replica con uno striscione che recita più o meno così: “siete i figli di p…. dei ragazzi dello zoo di Berlino”. La partita prende subito una bella piega per il Colonia, che scende a folate, segnando 2 gran gol nei primi 20 minuti, mettendo in evidenza il suo gioiello di colore Anthony Modeste (ne sentiremo riparlare). l’Hertha si porta sul 3 a 1, sembra avere qualche freccia nel suo arco, ma l’atteggiamento è un po’ molle. Entra anche l’ex rossoblù Soerensen e devo dire che ci avrebbe fatto comodo quest’anno. Finirà 4 a 2… dopo ogni gol viene sparato l’inno dagli altoparlanti nel giubilo generale. E le due curve biancorosse, non solo quella della Wilde Horde, si richiamano l’una con l’altra con cori ‘stereofonici’. Rimbomba ‘Eh Ef Zeh! Eh Ef Zeh!’ sta per 1 F.C. (Koeln) con lo spelling tedesco. Fino al grandioso saluto finale dei giocatori che saltano con i fans. Uno stadio come il Rheinenergie può far davvero la differenza: uno stadio cosi mi piace immaginarmelo, un giorno, tutto rossoblu… Combinazione: il Colonia ha vinto solo 2 titoli, e il primo nel 1963-64. Negli anni 90 e 2000 è stato sempre a cavallo fra massima serie e la B tedesca… Notate qualche analogia? Mi accontenterei per ora che il Bologna tornasse come il Colonia, intorno al sesto posto, con un bello stadio caldo e pieno, e magari una puntatina in Europa League. Chissà…
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