Ski-fantasticando di nuovi collegamenti

Osservare una montagna, tracciare con l’immaginazione la linea dove potrebbe passare una futura pista o un impianto di risalita… Ho sempre fantasticato così, fin da piccolo.  Mi divertivo e diverto tuttora a ‘progettare’ nuovi collegamenti sciistici. Nella realtà, dopo qualche anno di ferma, ora sembra che i progetti di unire aree sci lontane mediante gli impianti siano tornati di moda. Gli impianti a fune sono ‘mezzi di trasporto’, sostenibili e strategici per il rilancio (e a volte la sopravvivenza) delle valli. Alla fine della stagione scorsa mi ha entusiasmato l’ultima sciata che ho fatto per sperimentare il nuovo collegamento fra St. Anton e Zurs-Lech. Oggi l’Arlberg è uno dei più grandi comprensori sci ai piedi al mondo (nelle foto, l’impianto chiave Flexenbahn).

E in Italia? Sul tema, all’ultimo Skipass 2017 l’ANEF, Associazione Nazionale Esercenti Funiviari, che rappresenta oltre 1500 impianti, ha promosso un talk show. Nell’occasione sono state date informazioni sullo stato di progetti che fino a ieri sembravano ‘fanta’ e che oggi hanno fatto un passo avanti verso la realtà:  una seggiovia e una funivia che uniranno Corno alle Scale e Doganaccia, fra Emilia e Toscana; il progetto Alplink, cioè la fusione tra Cervinia-Zermatt e Monte Rosa (sarebbe il terzo carosello al mondo, ma forse il primo per suggestione); il collegamento funiviario tra Pocol e le Cinque Torri a Cortina; San Martino di Castrozza e Passo Rolle.

Si faranno, si faranno…. Ma io continuo a sognare altro. Nelle Dolomiti, per esempio, dove la ‘cultura del collegamento’ esiste da sempre ed è alla base del sistema turistico stesso, in realtà ci sarebbero ancora alcuni ‘buchi’ da coprire. Mi viene in mente l’Alpe di Siusi con la Val Gardena (Monte Pana e Mont de Seura, piste stupende e poco conosciute). Attualmente il collegamento avviene con un buffo autobus navetta che percorre la stradina innevata da Saltria a Mont de Seura con quattro catene montate… La zona è splendida e incontaminata, ma lo vedrei bene un bell’impianto a fune e qualche raccordo battuto, mi accontenterei di stradine anche a costo di spingere un po’. Altri collegamenti invece avrebbero proprio l’utilità di eliminare il traffico: per esempio, in Val di Fassa mi piacerebbe vedere unito il Passo San Pellegrino con l’Alpe di Lusia e quindi Moena… Mi pare di ricordare che su vecchie mappe c’era una ski weg fra il passo San Pellegrino e Moena… attualmente dai pressi del paese si sale solo dall’Alpe di Lusia. Già si sta lavorando a ottimizzare la situazione fra Pera-Vigo di Fassa e Pozza di Fassa. Anche fra Carezza e Pampeago-Obereggen, ci starebbe bene un link. Alcuni anni fa se ne parlava.

E Cortina… ? Vedrei bene un arroccamento fino a Socrepes (zona Tofana) dal paese o addirittura una ‘rielaborazione’ di un vecchissimo impianto che agli albori delle funivie portava a Pocol; ma che dire del collegamento con il Sella Ronda? Ne parlano da anni di collegarsi con l’Alta Badia: prima o poi ci si arriverà, e già il nuovo impianto fra Son dei Prade e Cinque Torri, previsto in un paio d’anni per i Mondiali 2021, è la premessa. Non solo: estremamente suggestivo sarebbe unire la zona Cristallo-Faloria con Tofane, sfruttando la direttrice di vecchi impianti di Mietres. Oppure, che ne dite di andare sci ai piedi fra Auronzo-Misurina-Faloria?

E nella zona Tre Cime (ex Alta Pusteria Dolomiti di Sesto) a breve verrà realizzato al 100% il collegamento Monte Elmo-Croda Rossa con Padola in Comelico (già provato con il tratto in skibus: bellissimo), è più futuribile, ma non lontano dal vero, l’unione dell’austriaca Silian, in Pusteria di là dal confine, con il Monte Elmo. In Alta Valle Isarco un collegamento quasi ‘naturale’ potrebbe nascere tra Monte Cavallo (la montagna di Vipiteno) e Ladurns! In Austria, ci sarebbero decine di esempi suggestivi:  fra i tanti, mi piacerebbe Pitztal con Soelden… Top! Su alcune mappe è già segnato…

Ma che dire poi, spostandoci a ovest, di un bel Bormio con Santa Caterina Valfurva, vecchio sogno mai realizzato che non sarebbe nemmeno troppo difficile, per non parlare di Pila-Cogne poi abortito. Sognare si può…

 

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